martedì 30 novembre 2010

Il social network dei topi di biblioteca: aNobii

Ormai si sa, i social network hanno preso il sopravvento e, sebbene alcuni ancora resistano alla tentazione di Anobii1 usarli o se ne siano allontanati a gambe levate dopo avervi ceduto, come la sottoscritta, è innegabile che la maggior parte delle persone al giorno d'oggi non riesca a fare a meno di aggiornare ogni cinque minuti la propria bacheca facebook o cinguettare su Twitter come la star più alla moda.

E così, seguendo questa mania tutta tecnologica, una società di Hong Kong ha deciso di far felici anche gli amanti dei libri e della lettura creando un social network interamente dedicato a loro.

Si tratta di aNobii, una vera e propria risorsa per quanti siano alla ricerca di suggerimenti letterari o vogliano conoscere altre persone con gusti letterari simili ai propri.

Un po' come su Facebook si condivide ogni momento della propria vita fra status e pareri su link e fotografie, su aNobii quella che viene condivisa è la propria biblioteca: tramite identificazione ISBN o una semplice ricerca per titoli e autori, infatti, gli iscritti di aNobii aggiornano di volta in volta i libri recentemente acquistati, si scambiano opinioni con gli altri utenti del sito e creano delle vere e proprie reti di lettori con interessi e gusti in comune.

Se vi state chiedendo il perchè di un tale nome per un network letterario, la risposta è più semplice di quel che pensiate: nessuna diavoleria cibernetica o anglofona questa volta ma puro e semplice latino. Anobii sono, infatti, le iniziali del nome scientifico di quello che viene comunemente chiamato il tarlo dei libri, ovvero l'Anobium Punctatum.

Scritto da: Fiordaliso

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